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adattare nuove pinze su vecchie bestie

Ciao a tutti.
Come proposto da Nico scrivo la mia esperienza in merito alla modifica all''impianto frenate della mia “vecchia gloria”.
Premetto che non sono del mestiere e parto dall''esperienza fatta sul campo e su prove empiriche...
Dunque........Il consiglio iniziale è di dividere il progetto in approccio iniziale e metodologia
Per approccio iniziale mi riferisco al capire esattamente quello che si vuole ottenere.
In parole povere se si vuole sostituire solamente le pinze, solo i dischi o tutto il sistema frenante (dischi e pinze).
Partendo per gradi il passo più semplice è sostituire solo i dischi verificando se il mercato offre tipologie di dischi diversi con gli stessi attacchi dell''originale.
Mi è stato di aiuto il sito http://www.Braking.it che offre una sorta di ricerca dei dischi aftermarket anche tramite le dimensioni sensibili di montaggio (diametro esterno, interno, numero dei fori, ecc.).
E'' di aiuto perchè, a volte , si trovano dischi utilizzabili pur nascendo per moto completamente diverse.
Un esempio è il fatto che ho utilizzato i dischi di una Aprilia Caponord etv 1000 dopo aver verificato che erano totalmente compatibili con le mie flange di attacco.
Per la sostituzione solo delle pinze il tutto si complica un poco.
Prima di tutto si deve ricercare quali modelli di moto recenti montano la stessa tipologia di disco (essenzialmente diametro esterno e spessore).
Tramite internet si riesce a risalire a diversi modelli di moto e dunque di pinze per poi capire , attraverso la Baia, se esiste la disponibilità e a che prezzi.
Un consiglio è di optare essenzialmente su pinze flottanti in quanto al 99% le moto storiche montano dischi fissi e quindi il connubio risulta perfetto.
Trovate alcune alternative si deve stabilire, sempre secondo me, se le dimensioni delle pastiglie sono similari a quelle originali; questo per fare in modo che il potere frenate non diminuisca anzi possa solo limitatamente aumentare.
Molto sinteticamente il dato più importante è la superficie a contatto con il disco che ne stabilisce la potenza frenante.
Dunque non parlo di stessa pastiglia ma di stessa area di superficie di attrito o di area superiore.
Ultimo controllo è verificare se la dimensione della pastiglia e dunque della pinza risulta compatibile con la pista del disco che si vuole mantenere.
Risulta logico che avendo un disco originale con una larghezza di pista dove agisce la pinza di 40 mm., non posso applicare una pinza con pastiglie che hanno un altezza di 50 mm; oltre ad agire su organi non preposti alla frenata, si potrebbe toccare la bulloneria di fissaggio del disco e quindi impedire il movimento....logico no?.......
Fatte le dovute verifiche e trovata la pinza giusta il passo successivo è creare la staffa adattatrice per gli attacchi sulle forcelle originali.
Non vi sto a tediare su quanti e quali tentativi ho fatto per creare la staffa giusta vi descrivo solo quello che per me ha dato i migliori risultati.
Ho comprato le pinze che avevo verificato potessero andare bene e, una volte arrivate, le ho montate sul disco posizionando del biadesivo telato molto sottile e resistente tra la pastiglia ed il disco;il posizionamento deve essere fatto correttamente in asse con la rotazione del disco e facendo in modo che la pastiglia rimanga 1 mm. sotto il bordo esterno del disco.
Quindi con la pinza solidale al disco e con la moto sollevata, ho ruotato la ruota fino a portare la pinza ed i relativi attacchi, vicino agli attacchi della forcella.
In questa maniera, molto empirica lo riconosco, ho verificato immediatamente, con il calibro alla mano, tutte le dimensioni e le inclinazioni dei fori dedicati al fissaggio allo stelo e al fissaggio alla pinza.
In questa fase bisogna avere l''accortezza, se si ha la possibilità, di usare pastiglie nuove e dischi nuovi per rispettare il più possibile gli spessori e le distanze di montaggio della pinza rispetto al disco e quindi ricavarsi lo spessore della nuova staffa adattatrice.
In ultimo si riportano le dimensioni su un foglio di disegno e si portano da una officina meccanica disponibile per fare i pezzi con la fresatrice a controllo numerico.
Io sono facilitato in quanto, progettando immobili, ho programmi CAD che mi supportano nel disegnare il pezzo e le relative dimensioni.
Per l''ultima opzione, dischi e pinze nuove, le cose si complicano ulteriormente in quanto la procedura sopra descritta deve avvenire una volta realizzate le flange di supporto per montare i dischi sul mozzo ruota.
La procedura in questo caso deve rispettare essenzialmente la distanza del nuovo disco dallo stelo delle forcella o dal mozzo della ruota.
Spiegandomi meglio, non si deve variare il posizionamento del disco, anche se di diametro maggiore, rispetto al mozzo ruota in quanto potrebbe capitare che, una volta montata la pinza con il biadesivo, la pinza non riesce ad avvicinarsi in maniera opportuna ai fori di fissaggio o peggio ancora tocca sui raggi del cerchio.
Situazione che pregiudica totalmente la funzionalità.
Risolto questo e realizzati i supporti dei dischi con il solito iter......calibro........misure........ disegno........officina meccanica, si montano i nuovi dischi sul mozzo e si continua con la procedura “biadesivo”.
Sembra una cosa impossibile ma è più facile farlo che scriverlo.
Un ultimo appunto sui materiali e la loro resistenza caratteristica.
Essenzialmente si potrebbe usare sia l''acciaio che l''alluminio.
Con il primo si risparmia sugli ingombri generali in quanto più resistente ma ha il difetto del peso e se si sbaglia qualche misura si riesce ad intervenire solo in officina con le fresatrici; l''alluminio, oltre ad essere più leggero, permette una sorta di range di intervento anche con strumenti manuali(trapano a colonna , lime , carte abrasive...ecc.) e nel caso ci sia da “limare “ qualche decimo a destra e a sinistra si può adattare il pezzo anche nel garage.
Spero di avervi fatto cosa gradita e di essere stato il più chiaro possibile....
Sempre disponibile a qualsiasi chiarimento.
Ciao A tutti

Bel romanzo: appena ho una sera libera lo leggo!!! [;)]

Leave the races to the Aces.

per le misure è ottimo anche il sito delle grimeca , ho sempre usato quello .

io sono un pò laborioso sul rilevare le quote , non è un lavoro che ho fatto molte volte ma dopo le prime "cannate"ho capito che le misure o le prendi bene o le prendi bene se non vuoi diventar matto.

-misuro la distanza tra centro disco e battuta sul fissaggio pinza stello forcella
-misuro la pinza , dal centro pinza alla battuta del fissaggio pinza

di conseguenza sò lo spazio a disposizione effettivo tra pinza e fissaggio pinza sullo stello

quindi prendo la pinza e l''appoggio sul disco , vedo di tenere la pastiglia come dici tu un pelo più alta rispetto al diametro minimo del disco , qui sò la distanza tra bordo del disco e interno pinza (di solito per essere sicuro che la pinza sia alta uguale ho una serie di tondini da mettere come spessore)

a questo punto blocco i 2 spessori nella pinza con una punta di grasso e fisso la pinza allo stello forcella tramite 2 staffe asolate

qui rilevo 3 interassi e sono aposto

appena sistemo il macello che ho in garage metto 2 foto

Concordo con te Harry...le misure o le prendi bene o le prendi bene.
Anche io ho cannato due staffe perché mi sono fidato delle schede tecniche recuperate su internet ma all''atto pratico, una volta arrivate le pinze, mi ritrovavo con degli ingombri non compatibili con i cerchi e le forcelle.....quante " madonne".

Ho letto tutto con attenzione e ringrazio per il contributo, molto interessante!

Leave the races to the Aces.

bravo!
letto velocemente poi lo rileggo per bene

http://www.pedraliscultore.it/lemiemoto

letto, complimenti,poi ti farò un paio di domande su alcuni punti.

ma se voglio cambiare cerchi, dischi e pinze??

[xx(]

http://www.pedraliscultore.it/lemiemoto

grazie gheps66,molto utile davvero!